Le Utricularie si dividono in tre grossi gruppi che si diversificano a secondo dell'habitat in cui vivono: terrestri, epifite ed acquatiche.
La maggior parte delle Utricularie sono terrestri, vivono cioè su terreni umidi o impregnati d’acqua. In coltivazione invece, avendo la possibilità di mantenere sempre bagnato il substrato, le Utricularie terrestri sopravvivono per diversi anni comportandosi come vere e proprie piante perenni. Questo modifica al loro ciclo di vita “standard”, fa si però che le fioriture avvengano solamente il primo anno di vita, rendendo difficilmente che queste si ripetano negli anno successivi. La maggior parte delle specie di Utricularie terrestri, presentano piccole foglie fotosintetiche che crescono appiattite sulla superficie del suolo, sono talmente piccole che a volte difficilmente si riescono a notare e che conferiscono alla pianta un aspetto apparentemente innocuo. Le utricularie epifite, vivono prevalentemente nelle foreste pluviali, colonizzando tronchi di alberi e terreni costantemente bagnati dalle torrenziali piogge e dall'alto tasso di umidità. Sono sostanzialmente piante che possono vivere senza che le corti radici abbiano bisogno del terreno, molte Utricularie epifite infatti, crescono alla base delle grandi bromeliacee, propagandosi tra le loro foglie, dove notoriamente ristagna l'acqua piovana . La loro struttura morfologica consiste in lunghi filamenti costellati da una serie di sottili foglie lacinie e da numerose vescicole (le trappole) che a differenza delle altre Utricularie sono ben visibili ad occhio nudo. Con l'abbassamento delle temperature dovute alla stagione invernale, le Utricularie temperate, producono delle piccole gemme dalla forma sferica che in botanica prendono il nome di 'Turioni'. Questi, svernano sotto alla superficie dell'acqua in attesa della primavera successiva, periodo in cui dando origine a nuove piante.
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