Per terrario "auto gestito", si intende un terrario che in maniera del tutto autonoma, provvede al riciclo
di aria al suo interno e nel contempo garantisce l'apporto idrico delle piante tramite vaporizzazioni e/o piogge
artificiali.
Autonomamente, deve anche poi provvedere a recuperare il residuo dell'acqua in eccesso delle nebulizzazioni/pioggia che ristagna inevitabilmente sul fondo. Il terrario "auto gestito", può essere sia di tipo "sterile", di tipo "strutturale" o di tipo "organico". In questa sezione quindi, non sarà trattata la parte riguardante l'interno del terrario (vista nelle sezioni precedenti), ma verranno descritte solamente le parti elettro meccaniche che permetteranno le automatizzazioni sopra descritte. Quello che verrà di seguito illustrato, è un mio personale progetto che potrà servire come esempio, ognuno potrà prenderne spunto adattandolo alle proprie esigenze. La prima parte del progetto, prevede la realizzazione dell'impianto elettro-meccanico che consentirà l'areazione del terrario e l'irrigazione a pioggia. Questo, verrà alloggiato in un contenitore di plexiglass trasparente avente un perimetro pari a quello del terrario... in questo modo verrà sfruttato anche come coperchio per il terrario. Di seguito lo schema che analizzeremo nelle varie parti.
Areazione
La parte di areazione, è composta da due ventole da 120 mm. di diametro (Ventola 1 e Ventola 2), fissate nella parte superiore del contenitore. Per comodità ho utilizzato ventole alimentate tramite USB, questo consente di evitare l'acquisto di altrettanti due alimentatori. Infatti, i cavi USB di alimentazione delle due ventole, sono inserire in un duplicatore di porte USB alimentato da un vecchio e unico un carica batterie per cellulari riciclato (Carica batterie 1). Il carica batterie è alimentato tramite in timer digitale (Timer 1) inserito in una ciabatta multipla. In questo modo è possibile tramite il timer, pianificare a piacere l'orario di l'accensione delle ventole e deciderne la durata per ogni areazione.
Irrigazione a pioggia
Per l'irrigazione a pioggia, ho utilizzato una semplice pompa (Pompa H2o) alimentata con cavo USB, anche in questo caso è sufficiente per il suo funzionamento unicamente un semplice carica batterie per cellulare da 5V (Carica batterie 2). Un timer digitale (Timer 2) collegato alla ciabatta, alimenta il carica batteria, dando la possibilità di pianificare a piacere l'ora in cui simulare la pioggia e la sua durata. La pompa, tramite un tubicino in gomma, pesca acqua pulita da una tanica, e sempre tramite un piccolo tubo in gomma, pompa l'acqua verso gli ugelli (nel mio caso 4) fissati ad una bacchetta posizionata all'interno del contenitore.
Illuminazione
Per quanto riguarda l'illuminazione, nulla di particolare rispetto ad un normalissimo terrario. La lampada, fissata al contenitore tramite un porta lampada, viene alimentata dalla rete elettrica mediante un ulteriore time digitale (Timer 3) per permette l'accensione e lo spegnimento della lampada ad orari prestabiliti.
La seconda e ultima parte del progetto prevede il recupero dell'acqua che ristagna sul fondo del terrario, acqua come spiegato prima, risultante dall'irrigazione a pioggia. Ho utilizzato un reticolo in plastica di quelli usati nelle cucine per appoggiare pentole e/o piatti da asciugare. Con della colla a caldo si fissano dei tappi in plastica per ottenere un reticolo rialzato, che permette all'acqua di accumularsi sul fondo senza bagnare eccessivamente i fondi dei vasi. Il reticolo deve essere poi ricoperto da una retina fine in modo che eventuali materiali organici utilizzati per allestire lo scenario, non vadano a depositarsi sul fondo del terrario. In un angolo del reticolo ho fissato una piccola pompa da acquario (Pompa H2o 2) collegata ad un timer digitale (Timer 4) che permettere di decidere ogni quanto tempo si dovrà pescare acqua sul fondo abbassandone così il livello. L'acqua sporca recuperata, tramite un tubo in gomma, viene raccolto in una seconda tanica. Nella foto che segue, è possibile vedere un terrario "auto-gestito" realizzato come spiegato in questa sezione. |