I fiori di questa pianta semi-carnivora sono ermafroditi, cioè sono provvisti di entrambe le strutture riproduttive, sia quella femminile che quella maschile entrambe situate all'estremità della 'colonna'.

Il Stylidium debilis, come la Dionaea muscipula si affida però alla particolare struttura dei suoi fiori per evitare pericolose autofecondazioni, una condizione che può dar origine a semi dai quali potrebbero nascere piante con caratteristiche morfologiche anomale.
I fiori presentano infatti una “dicogamia fiorale” ovvero la maturazione delle antere e dello stigma in due momenti ben differenti.
In linea di massima, impollinare questa pianta è relativamente semplice, è sufficiente raccogliere il polline dalle antere di un fiore in fase maschile e depositarlo sullo stigma di un fiore in fase femminile.
A rendere però le cose complicate, è la minuscola dimensione del fiore, infatti al contrario della Dionaea in cui le fasi sono di maturazione sono ben riconoscibili, nel caso dello Stylidium, distinguere la fase maschile da quella femminile, risulta più problematica.
Una soluzione è indubbiamente quella di affidarsi al caso e ad un pizzico di fortuna.
Il procedimento dell'impollinazione, consiste in questo caso nell'aspettare che si schiudano un buon numero di fiori, poi si raccoglie qualche granello di polline da un fiore e lo si deposita sullo stigma di tutti gli altri fiori.

Si raccoglie altro polline dal secondo fiore un fiore e lo si deposita sullo stigma di tutti gli altri fiori compreso il primo e così via a rotazione su tutti i fiori.
Dopo circa 2 o 3 giorni, se la fortuna ci ha assistito, i fiori impollinati iniziano ad appassire un inequivocabile segno che l'impollinazione è riuscita.

A volte con questo sistema, si riesce anche ad impollinare tutti i fiori presenti sullo stelo floreale.

E' sufficiente ora "incappucciare" la parte finale dello stelo floreale con un piccolo sacchetto traspirante, per esempio si può utilizzare un filtro del te o della camomilla.
In questo modo avremo la sicurezza di non perdere neppure un seme nel momento in cui le capsule si apriranno spontaneamente o nel caso in cui lo stelo floreale venga scosso dal vento o da un contatto accidentale.