Proboscidea
L'artiglio del Diavolo






Il risultato di un fiore della Probiscidea impollinato è la formazione di un frutto dalla forma decisamente particolare e bizzarra.
Inizialmente il frutto assume la sembianza di un piccolo baccello verde con una lunghezza che varia dai 10 ai 20 centimetri.
Nel momento in cui questi frutti raggiungono la loro maturità, cambiano fisionomia; lo strato verde secca progressivamente fino a staccarsi, portando alla luce una parte legnosa circondata da uno strato carnoso che dividendosi in due parti assume una struttura simile a due zanne ricurve.
Proprio la particolare forma del frutto attribuisce alla Proboscidea alcuni nomi comuni molto singolari, come “L’artiglio del Diavolo” o “Zanna di elefante”.
La struttura ad uncino sembra essere uno stratagemma della pianta per permettere al frutto carico di semi, di “agganciarsi” al pelo degli animali ed essere trasportato per disperdere i semi lontano dalla pianta madre.
Nel suo affascinante libro “Plant e Planet” (del 1974), Anthony Huxley descrive eloquentemente questi frutti autostoppisti come "prostitute".
Una pianta di Proboscidea può arrivare produrre anche 50 frutti che maturano da fine estate e inizio autunno; ognuno dei quali può contenere fino 30-40 semi dal colore nero intenso.

Quelle che seguono, sono le immagini dello sviluppo del frutto di un fiore correttamente impollinato.


3° giorno
A distanza di 3 giorni dall'impollinazione del fiore, l'ovario inizia ad ingrossarsi e già si nota la forma di una piccola proboscide.


10° giorno
La tipica forma del frutto è ora ben chiara.


12° giorno
Aumentano le dimensioni del frutto.


16° giorno
La parte terminale del frutto inizia ad assumere una forma ricurva, quella che in futuro diverrà la biforcazione uncinata.


20° giorno
Aumentano ancora le dimensioni del frutto.


32° giorno
Dopo 12 giorni il frutto inizia a seccare assumendo una colorazione marroncina, mentre nella parte superiore si forma una piccola crepa che darà origine poi alla divisione del frutto.


33° giorno
Lo strato iniziale comincia a staccarsi portando alla luce la parte legnosa del frutto, mentre la spaccatura diventa sempre più evidente.


34° giorno
La spaccatura superiore si apre completamente trasformando la parte terminale del frutto nei due caratteristici uncini.


35° giorno
Rimane ancora una piccola parte di "pelle" in prossimità dell'attaccatura con la pianta.


36° giorno
Il frutto è completamente glabro, pronto a staccarsi, aprirsi e liberare i semi


37° giorno
Ed ecco l'artiglio del diavolo con i suoi semi,