In questa sezione vedremo come è possibile conservare nel tempo una trappola di Dionea, l’ascidio di una Sarracenia, i fiori ed altre parti di una pianta carnivora. Tutto ciò è possibile grazie ad una tecnica molto semplice che si basa sull’essiccazione della pianta intera o parte di essa mediante una pressa. Questa tecnica è basata sul fatto di tenere gli esemplari premuti tra due strati di carta assorbente fino a che questi avranno perso il loro contenuto di acqua e saranno quindi completamente secchi; in questo modo manterranno la struttura ed i colori nel tempo. Vediamo quindi come costruire una semplice pressa e come utilizzarla al meglio per mantenere nel tempo parti delle nostre piante recise accidentalmente o danneggiate dalle intemperie. Materiale: Due tavolette di legno (tipo truciolato) dello spessore di circa un centimetro. Due fogli di cartone aventi la stessa dimensione delle tavolette. Quattro viti (circa 10 centimetri) corredate di dadi. Fogli di giornale (utilizzare solo quotidiani) Naftalina o canfora Trapano Ai i quattro angoli di ogni tavoletta pratichiamo i fori per le viti; per ottenerli nella stessa posizione sulle due tavolette, sovrapponiamole. Ritagliamo gli spigoli dei due fogli di cartone in modo che questi non si incastrino tra le viti. Siamo ora pronti a montare la pressa. Sulla prima tavoletta di legno, posizioniamo uno dei due cartoncini. Questo servirà ad aumentare la ventilazione della pressa, condizione basilare per migliorare i tempi di asciugatura ed essiccazione dei nostri esemplari. Sovrapponiamo ora qualche foglio ritagliato da un giornale, sono ottimali per lo scopo quelli dei quotidiani che hanno un alto potere di assorbimento. Adagiamo quindi la parte da essiccare sul foglio di carta facendo particolarmente attenzione nel sistemarla con cura. Distendiamola bene poichè una volta essiccata, eventuali pieghe non potranno essere più risistemate. Stendiamo sopra alla parte da essiccare altra carta di giornale il cartoncino, ed infine la seconda tavoletta. Avvitiamo i dadi sulle quattro viti in modo che le assi si avvicinino fra di loro in modo che la pressione sulle due tavolette sia distribuita equamente. La pressa deve essere collocata ora in un luogo asciutto dove possa ricevere calore per accelerare i tempi di essiccazione; in inverno per esempio vicino ad un termosifone, in estate sfruttando il calore del sole. Nei giorni successivi la carta di giornale dovrà essere sostituita quotidianamente fino al completo essiccamento della pianta o parte di essa. Terminato il processo di essiccazione, possiamo sistemare il nostro esemplare in cornice. Nel preparare il quadro, dobbiamo tener presente la minaccia di insetti e/o parassiti che potrebbero nel tempo danneggiare. Anche se nella maggior parte dei casi questi prediligono i tessuti teneri dei fiori e delle foglie, in alcuni casi non disdegnano i fusti lignificati o parti secche della pianta. Esistono parecchi sistemi per debellare questa minaccia, uno tra i più semplici è quello di inserire sul fondo del quadro in una parte nascosta, qualche granello di naftalina o canfora. Ed ecco il nostro quadretto con l'ascidio di Sarracenia x catesbaei |