Il genere Pinguicula appartiene alla famiglia delle Lentibulariaceae e conta circa 80 specie diverse che crescono sia nelle zone temperate che in quelle tropicali del nostro globo.
A prima vista sono facilmente scambiate per piante grasse, proprio per la conformità e la struttura delle loro foglie.
Nell maggior parte delle specie infatti, queste sono carnose, strutturate a forma di spatola dal colore verde chiaro (talvolta con i bordi rosati) e disposte in rosette fitte e appiattite.
In alcune specie invece, il fogliame pur avendo la medesima consistenza carnosa, si sviluppa in forma lunga e filiforme.
Al tatto, le foglie appaiono umide, ma la sensazione è dovuta alle innumerevoli ghiandole che sparse su tutta la loro superficie, secernano un liquido lucido e vischioso per attirare e catturare gli insetti.
In funzione del fatto che le pinguicule vivono in zone climaticamente diverse tra loro, si sono adattate ad ogni tipo di clima, ovviamente con le diverse e giuste esigenze.
Per questa particolarità, queste particolari piante carnivore sono classificate in quattro gruppi distinti e differenti.
Tra le Pingiucule che si sviluppano in zone tropicali troviamo alcune specie che producono foglie carnivore nel periodo primavera-estate, mentre nei mesi invernali presentano rosette spesse di foglie non carnivore, prive cioè di ghiandole secretive, altre invece, mantengono le foglie carnivore, per tutto l’anno.
Per quanto riguarda invece le Pinguicule che vivono in climi temperati con inverni freddi e rigidi, alcune specie producono rosette con foglie carnivore durante la fase vegetativa e rosette più compatte e con foglie non carnivore durante il riposo invernale, periodo durante il quale queste piante tendono a perdere parte dell’apparato radicale e della loro parte aerea, sostituendola con delle gemme compatte in una particolare struttura chiamata “ibernacolo”.