Fra le tante malattie che possono colpire le piante carnivore, va esaminato e preso seriamente in considerazione l'oidio.
Si tratta di una malattia crittogamica derivante dallo sviluppo di un pericolosissimo fungo ascomiceto, conosciuto più comunemente come il "mal bianco" che si sviluppa in maniera diffusa specialmente nelle nostre regioni settentrionali ed in particolari condizioni climatiche.
Come tutti i funghi, predilige terreni umidi, scarsamente ventilati con una temperatura non troppo fresche ma
comunque superiore ai 6 - 7°, quindi si manifesta durante i periodi primaverili ed autunnali.
Il suo riconoscimento e abbastanza semplice, si manifesta come un pulviscolo biancastro che ricopre
parte della pianta.
La parte attaccata dal fungo, nel giro di poco tempo tende ad ingiallire e a seccare.
L'oidio raramente attacca le varie specie di piante carnivore, fatta eccezione per il Cephalotus follicularis,
che per cause ancora misteriose, predilige particolarmente.
Un ascidio di Cephalotus attaccato dall'oidio |
Ovviamente come tutte le malattie, anche in questo caso è meglio prevenire che curare, i consigli
sono veramente semplici.
Per prima cosa, tanto sole ed un luogo sufficientemente areato complicheranno la vita al maledetto fungo, e
con l'arrivo dell'autunno e della primavera, vaporizzeremo il nostro Cephalotus con del normalissimo zolfo
diluito in acqua (ovviamente sempre quella "buona").
Queste precauzione ed un accurato e ripetuto controllo della pianta, dovrebbero scongiurare
l'azione dell'oidio, sulle nostre amate piantine.
E se ci dovessimo accorgere troppo tardi che il nostro Cephalotus è stato preso di mira dall'oidio?
La soluzione è quella di irrorare la pianta con zolfo diluito in acqua
(ZOLFO WG (Bayer) o di funghicidi a base di propiconazolo,
e pregare che il danno provocato dall'oidio non sia tale da compromettere la sopravvivenza della pianta.
Ovviamente se utilizziamo prodotti anticrittogamici, ricordiamoci sempre di salvaguardare oltre alla
salute delle nostre pianti, anche la nostra.
Utilizziamo sempre guanti e mascherine ed i materiali utilizzati (contenitori, bottiglie ecc) non devono essere
riutilizzati per altri scopi.