Il fiore rappresenta per le piante appartenenti alla classe delle Angiosperme, l'organo riproduttivo all'interno
del quale si sviluppano i gametofiti, avviene la fecondazione e si sviluppa il seme.
La quasi totalità delle piante carnivore producono fiori ermafroditi che hanno la caratteristica di possedere entrambi gli organi sessuali per la riproduzione, sia quelli maschili che quelli femminili; queste piante vengono dette monoiche. Le piante carnivore appartenenti al genere Nepenthes, sono invece dette dioiche un termine botanico attribuito alle piante in cui gli organi sessuali riproduttivi maschili (lo stame) e femminili (lo stigma) si trovano su due piante distinte. Per queste piante carnivore, si può quindi dire che esistono esemplari maschili e femminili appartenenti alla stessa specie, piante cioè i cui gameti maschili e femminili vengono prodotti su esemplari diversi anche se non presentano tra di loro grosse differenze morfologiche. Il fatto di produrre questi particolari fiori, è in pratica una sorta di strategia attuata dalle piante dioiche per evitare l'autoimpollinazione, una condizione che spesso da origine a situazioni deleterie, poiché il risultato ottenuto dalla fecondazione può generare semi dai quali potrebbero nascere nuove piante con caratteristiche morfologiche anomale. Anche la forma ed i colori di questi fiori sono del tutto particolari, generalmente sono di un colore verdognolo e si sviluppano riuniti lungo una spiga molto simile ad una pannocchia. Nonostante la struttura anatomica del fiore maschile sia praticamente simile a quello femminile, la differenza tra i due sessi si nota con estrema facilità. I fiori maschi presentano una sottile estensione all'estremi tà della quale è presente l'antera o stame, mentre in quello femminile la stessa estensione è corta e più bombata (parte in cui è contenuto l’ovario), all'estremità della quale si trova lo stigma. Ogni buon coltivatore dovrebbe di norma registrare sempre il sesso della pianta nel momento in cui fiorisce, un operazione che si rende necessaria nel momento in cui della pianta se ne vuol fare delle talee da vendere. Così facendo il futuro compratore potrà scegliere non solo la specie, ma anche il sesso della pianta che intende acquistare. La fortuna di avere una Nepenthes femmina in fiore sta nel fatto che sull’inflorescenza sbocciano centinaia di singoli fiori che possono essere incrociati con altrettante specie diverse. Paradossalmente, se ad esempio avessimo a disposizione il polline di cento specie di Nepenthes diverse, potremmo incrociare la nostra pianta ottenendo così i semi di cento piante diverse. In situazioni simili o in casi più reali quando i fiori si impollinano con il polline proveniente solamente da una o due piante maschio, è bene cartellinare ogni singolo fiore con il nome della specie donatrice in modo da non creare confusione nel momento della raccolta dei semi. Proprio per la particolarità di essere piante dioiche, le Nepenthes sono tra le specie carnivore, quelle che presentano più difficoltà per l’impollinazione artificiale. A volte si possiede infatti solamente una Nepenthes maschio in fiore e quindi si è costretti a donare il polline, mentre se ad essere in fiore è solamente una Nepenthes femmina, ci si deve affidare alla generosità di qualche coltivatore che può donarci a sua volta del polline. L’impollinazione risulta un’operazione molto semplice, in quanto è sufficiente raccogliere con un cotton-fioc inumidito di olio i granelli di polline da un fiore maschio e depositarlo delicatamente sullo stigma del fiore femmina che vogliamo impollinare. |