Il mondo delle mutazioni genetiche è molto esteso e complesso, ma per spiegarlo in parole povere, possiamo
dire che la mutazione genetica di un essere vivente è un cambiamento di una sequenza di nucleotidi che
costituiscono il suo DNA (acido desossiribonucleico).
Giusto per una nozione di base, i nucleotidi sono minuscole unità che si ripetono e che sono
composte sostanzialmente da una base azotata, da uno zucchero e da un gruppo fosfato.
Una mutazione genetica può essere il risultato di un cambiamento di un solo nucleotide
all'interno di una determinata sequenza, oppure interessare più sequenze di DNA.
Oltre alle sostituzioni nucleotidiche, una mutazione genetica può avvenire anche per inserzione,
duplicazione, eliminazione o inversioni di uno o più parti di filamento del DNA.
Le mutazioni genetiche, posso originarsi spontaneamente, oppure essere la causa di influenze
esterne nocive, cause chiamate anche in gergo mutagene.
Nel primo caso, la mutazione può avvenire durante la divisione delle singole cellule di un essere
vivente; prima di dividersi, la cellula deve praticamente duplicare tutti i suoi elementi, ed è
proprio durante questa delicata fase che possono insorgere all'interno del DNA, degli errori
proprio nella duplicazione di uno o più elementi.
Nel secondo caso, possono essere invece alcune sostanze tossiche, raggi UV, raggi X o altri
elementi nocivi a causare la mutazione genetica.
Le piante carnivore non sono ovviamente esenti da questa particolare problematica.
Un caso di mutazione genetica si riscontra nella Sarracenia psittacina 'Anthocyanin Free' (foto che segue)
Questa è una rara mutazione recessiva, dove vi è la completa assenza di pigmento rosso, non altera la struttura morfologica
della pianta, ma la rende particolare per la sua livrea completamente verde.
Le mutazioni recessive sono causate principalmente dal difetto di un singolo gene costituito da due alleli: un allele viene ereditato dalla madre, l'altro dal padre.
Per fare un esempio, possiamo paragonare questa mutazione, all'albinismo umano (dove è inibita la produzione di melanina).
Vi sono poi altre mutazione genetiche che vanno a modificare la parte anatomica della pianta, come nel caso (foto sotto)
della mia Nepenthes ramispina x vogelii BE-3957.
Alla base di uno dei suoi ascidi si è sviluppato, per un errore nella catena del suo DNA, un secondo ascidio.
Una malformazione che però ha portato nel tempo alla morte dell'anomalo ascidio.
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In alcuni casi invece queste malformazioni, risultano permanenti nel tempo e diventano ereditarie
nelle successive generazioni, dando vita così ai più bizzarri e particolari cultivar come ad esempio la Dionaea muscipula
‘Werewolf’ nella foto sotto.
Vi sono poi delle mutazioni genetiche estreme, che trasformano le piante in qualche cosa di mostruoso come ad esempio la
Dionaea muscipula nella foto sotto.