Mandragora officinarum




La Mandragora officinarum è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae ed originaria del bacino del Mediterraneo (Portogallo, Grecia, Medio Oriente).
Si tratta di una pianta perenne senza fusto, che forma rosette di foglie dentellate e ruvide, che assumono una colorazione verdastra scuro quando la pianta è matura.
I fiori hanno una forma a campanella con petali azzurro-bianchi che sbocciano durante la primavera per poi originare in esteta dei frutti tondeggianti di color giallo.
Le dimensioni della pianta sono molto ridotte, tanto da non superare i 5-6 cm. di altezza; durante il periodo invernale, la pianta entra in riposo vegetativo perdendo la parte aerea.
La Mandragora officinarum possiede un grosso rizoma e possenti radici, nel suo insieme, l'apparato radicale assume un aspetto simile a quello del corpo umano, e proprio per questa curiosa caratteristica derivano leggende, superstizioni e riti magici.
Era usanza credere che proprio per la strana forma delle sue radici, la Mandragora officinarum avesse poteri magici sul corpo umano.
Le streghe avevano ideato un intrigato cerimoniale per estirpare la grossa radice, poichè nel momento in cui questa veniva estirpata, emanava grida sovrumane in grado di far impazzire o uccidere colui che l'aveva estirpata.
Il rituale consisteva nel proteggersi le orecchie con della cera, fare un cerchio magico attorno alla pianta e legare la stessa con una grossa fune ad un cane nero che correndo, smuoveva ed estirpava la pianta prima di morire.
L'estirpazione doveva necessariamente avvenire nella notte tra il venerdì ed il sabato, mentre venivano recitate lunghe litanie.
Una volta raccolta, la radice veniva utilizzata come anestetizzante durante le operazioni chirurgiche dell'epoca o come stimolante dai poteri afrodisiaci ed allucinogeni, tanto che le streghe dopo aver bevuto pozioni contenente questa radice, sostenevano di volare a cavalcioni delle loro scope.

Attenzione!! E' una pianta altamente tossica e velenosa, non deve essere MAI ingerita.

Nome botanico: Mandragora officinarum.

Nome comune: "Mandragola" o "Radice del Diavolo".

Famiglia: Solanaceae.

Zona geografica: Bacino del Mediterraneo (Portogallo, Grecia, Medio Oriente).

Temperatura minima: Sopporta temperature fredde ma superiori a 0°

Temperatura massima:

Fioritura: In estate con fiori azzurro-bianco tendenti al violetto nelle fioriture successive.

Annaffiature: Sospendere le annaffiature durante il riposo invernale, mentre nella stagione vegetativa annaffiature abbondanti ogni 2-3 settimane, aspettando comunque che il substrato si asciughi per evitare i ristagni di acqua mal sopportati dalla pianta.

Concimazione: In primavera con concime specifico per piante da fiore, ogni 30 giorni, è possibile utilizzare anche un concime a lenta cessione come l'osmocote.

Luce: Posizione soleggiata per almeno qualche ore al giorno.

Substrato: Comune terriccio universale calcareo con un ottimo drenaggio, utilizzando vasi molto alti.

Malattie: la pianta teme particolarmente gli attacchi di lumache.

Semina: Deve avvenire a inizio autunno, in modo che l'inverno stratifichi i semi che germineranno con l'arrivo della primavera; Utilizzare terriccio comune ben drenato.