Introduzione




La torba acida di sfagno, elemento primario utilizzato per la coltivazione delle piante carnivore, in questi ultimi anni inizia a scarseggiare divenendo così un bene tanto prezioso quanto raro.
E' proprio a causa dell'eccessivo sfruttamento di questo elemento, che alcune nazioni stanno seriamente valutando l'idea di diminuire drasticamente se non addirittura vietarne l’esportazione.
E’ quindi necessario trovare una valida alternativa atta a sostituire la torba acida di sfagno nella preparazione dei substrati.
Non dobbiamo certamente scoprire l’acqua calda, esiste già infatti una tecnica che fà al caso nostro: l’idrocoltura.
Com’è noto le piante hanno bisogno per una crescita corretta, di due elementi basilari: il substrato e l’acqua.
Il substrato normalmente svolge due ruoli importanti, permette alle radici di ancorarsi, garantendo così la stabilità della pianta e provvede inoltre ad alimentare la pianta stessa con i minerali in esso contenuti.
L’acqua invece, ha il compito di sciogliere gli alimenti nutritivi presenti nel substrato permettendo alle radici di assorbirli trasferendoli alla pianta, inoltre mantiene attive le funzioni vitali delle cellule, permettendone lo sviluppo e la crescita di qualsiasi vegetale.
L’idrocoltura utilizza un substrato inerte solo ed unicamente con lo scopo di ancoraggio per le radici e acqua addizionata da specifici concimi per il nutrimento della pianta.
Come sappiamo le piante carnivore vivono in terreni praticamente privi di azoto e con scarsa presenza di altri elementi nutritivi, quindi un substrato inerte è indubbiamente l’ideale per coltivare le nostre piante.
Con questa tecnica, si ridurranno i rinvasi (a seconda della biodegradabilità del materiale che utilizzeremo come substrato) e soprattutto verranno scongiurati attacchi di muffe o funghi nonché marciumi radicali, tutte patologie che si manifestano proprio in presenza di materiali organici come il terriccio.
Vediamo quindi quali sono vantaggi e svantaggi nell'utilizzo di questa particolare tecnica:
Vantaggi:
1) Non vi è più il problema di reperire la torba acida di sfagno.
2) Rinvasi meno frequenti che si effettueranno solo in caso di degradabilità del substrato (scegliendo un substrato in nylon questo ha per esempio una degradabilità in acqua di circa 30-40 anni) oppure per la crescita dell’apparato radicale.
3) Migliore ossigenazione alle radici potendo scegliere come substrati materiali non compatti.
4) Si evita il pericolo di muffe, funghi o marciumi radicali.
Svantaggi:
1) Praticamente nessuno.