Da qualche anno a questa parte, al Museo di scienze naturali di Brescia, ogni terzo venerdì del mese, si svolgono
incontri periodici rivolti agli appassionati di piante carnivore, incontri organizzati dei soci AIPC bresciani.
L’intento principale di questa iniziativa, è quello di divulgare la conoscenza di queste particolari piante, veri gioielli della natura, coinvolgendo quanta più gente possibile, appassionati del settore o semplici curiosi. In questi anni, numerosi soci AIPC, si sono alternati come oratori mettendo a disposizione la loro esperienza "carnivora", proponendo svariati temi come ad esempio i rinvasi, le malattia che colpiscono queste piante, i loro habitat naturali ed altre mille sfaccettature che compongono il fantastico mondo delle piante carnivore. Lo scorso anno Marco Oliosi, uno dei maggiori promotori e sostenitori di questa iniziativa, mi aveva contattato, chiedendomi se avessi avuto piacere nel partecipare come oratore in uno dei futuri incontri, illustrando alcuni dei miei esperimenti "estremi" sulle piante carnivore. Ovviamente non ho potuto rifiutare l'invito che mi avrebbe consentito di esibirmi per la prima volta dinnanzi ad un vero pubblico parlando della mia più grande passione... le piante carnivore. Dopo mille preparativi, è arrivato al grande momento. La sala si è animata oltre ogni mia aspettativa, in molti hanno partecipato arrivando anche da altre località al di fuori di Brescia, come ad esempio Milano, Mantova e Carpi (Modena). Dopo una breve introduzione di Roberto Espen, ho iniziato l'esposizione del primo esperimento, che illustrava un metodo alternativo alla torba acida di sfagno... il nylon. E' seguito poi il secondo esperimento che vedeva come protagonista una Drosera capensis 'alba' coltivata completamente sommersa in acqua valutando i comportamenti e gli adattamenti al nuovo habitat. Per finire, ho esposto l'esperimento clou della serata... "Può una pianta carnivora digerire un essere umano?". E' stata senza ombra di dubbio un'esperienza straordinaria, dal mio punto di vista una serata indimenticabile coadiuvata dalla famigliarità e dalla serità da chi per anni, organizza eventi carnivori di questo livello. E' doveroso da parte mia ringraziare oltre a Roberto Espens per la sua indubbia simpatia, anche Marco Oliosi per l'ospitalità, Alessandro Ferri per le riprese e tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita della serata... non per ultimo il pubblico che ha seguito con interesse l'intera esposizione. Segue il filmato dell'incontro per gentile concessione di Alessandro Ferri.
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