Nel 1838 l'esploratore tedesco di origini britanniche Sir R. H. Schomburgk (1804 - 1865), durante alcuni studi
etnologici e botanici in Sud America, fece una prima e sommaria descrizione di una strana pianta trovata sul
Monte Roraima nel Venezuela.
Solo due anni più tardi, il botanico inglese George Bentham (1800 - 1884), rese nota una pubblicazione nella quale veniva descritta questa particolare pianta, un esemplare trovato sul monte Roraima catalogato con il nome di Heliamphora nutans. Un secolo dopo nel 1928, veniva scoperta sul monte Cerro Duida una seconda specie di questa particolare carnivora, alla quale fu attribuito il nome botanico di Heliamphora tatei. Da quel momento, parecchie altre specie di Heliamphora sono state scoperte e catalogate. Nonostante il nome Heliamphora abbia indubbiamente origini greche, vi sono però incertezze sulla sua traduzione. Mentre "amphora" assume il significato di "anfora", la prima parte del nome “Heli”, potrebbe derivale dalla parola "Helios" che significa "Sole" oppure da "Helos" che letteralmente significa "Palude". In virtù di ciò, il nome della pianta Heliamphora potrebbe significare "Urna del sole" o "Urna delle paludi". |