Contrariamente a quanto accade per le altre piante carnivore, lo stelo floreale dell’Heliamphora
fa capolino facendosi breccia attraverso l’ala di un nuovo ascidio ancora in formazione.
Sul nascere, lo stelo floreale si presenta di un colore verde portando sulla sua sommità una sorta di baccello ovale dal colore simile a quello che presentano i giovani ascidi. Con il passare dei giorni, lo stelo floreale assume un colore rossiccio e si allunga fino ad arrivare ad una lunghezza di 50-60 centimetri, portando sulla sua sommità una spiga di fiori a campanella. Al contrario della maggior parte dei fiori, quelli della Heliamphora sono privi di petali, sostituiti da grossi sepali bianchi che racchiudono e proteggono l’apparato riproduttivo. Il fiore è ermafrodita, ciò completo di tutte le parti fertili, possiede quindi sia l’apparato riproduttivo maschile, che quello femminile. All’apertura del primo fiore, lo stigma (apparato riproduttivo femminile) è ricettivo, pronto cioè a ricevere il polline, mentre gli stami (apparato riproduttivo maschile) non sono ancora in grado di produrre il polline e sono caratterizzati da una colore verde chiaro. In questo stadio della fioritura, denominata fase "maschile", gli stami assumono una posizione parallela rispetto a quella dello stigma, un modo per essere ben visibili agli insetti impollinatori per permettere loro di prelevare il polline da trasportare su di un altro fiore. Nelle immagini che seguono è possibile vedere la transazione del fiore, dalla fase "femminile" a quella "maschile". Per evitare di disperdere inutilmente il polline, la Heliamphora utilizza un particolare stratagemma, il rilascio del polline avviene solamente se gli stami sono sollecitati da vibrazioni con particolari frequenze, che in natura equivalgono ad esempio a quelle prodotte dalle ali delle api (250 Hz). nell'immagine che segue, ripresa al microscopio, si può notare a sinistra la parte terminale di uno stame ancora integro, mentre a destra lo stesso stame dopo che ha rilasciato il polline al suo interno. Nel caso in cui il fiore venisse impollinato, l’ovario inizierà a gonfiarsi senza però che il fiore perda i suoi sepali, e dopo un periodo di tempo che varia dai 2 ai 3 mesi i semi terminano il loro periodo di maturazione e saranno pronti per la raccolta. I semi sono caratterizzati dalla presenza di piccole ali, un ennesimo stratagemma mediante il quale la pianta anche grazie all’aiuto del vento, riesce a disperdere i semi lontano dalla pianta madre. |