Conosciamola




Questa curiosa pianta carnivora appartenente alla famiglia delle Droseracee, ed è unica rappresentante di questo genere.
Vi sono in circolazione tra i vari collezionisti e coltivatori, molti cloni e cultivar di questa pianta, ottenuti per mezzo di ibridazioni ed autoimpollinazioni,



esemplari diversi fenotipicamente ma in ogni caso tutti derivanti dalla classica ed unica Dionaea muscipula che normalmente viene classificata con il suffisso "Typical" cioè che rispetta la forma base della pianta.
È una piccola pianta erbacea e perenne, dalle dimensioni molto ridotte, tanto che nell’età adulta può raggiungere un diametro massimo di 18-20 cm. Le foglie di forma oblunghe sono di un colore verde acceso e originano attorno ad un punto centrale chiamato rizoma disponendosi attorno ad esso in una rosetta irregolare.
Il loro punto di crescita risiede nelle gemme poste all’estremità del rizoma stesso.
La trappola è la parte terminale di una lamina fogliare allungata che può raggiungere anche i 20 centimetri di lunghezza.
Quest'ultima è stretta e carnosa alla base, dove esplica funzioni di riserva in termini di risorse della pianta e contemporaneamente funge da protezione alle gemme.
L'apparato radicale è piuttosto modesto, possiede radici relativamente lunghe e filiformi che affondando verticalmente nel substrato possono arrivare anche ad una profondità di 20-30 centimetri.
Sono di colore nero o marrone scuro ad eccezione della parte di crescita che si presenta invece di colore bianco che tende a scurirsi con l’invecchiamento della radice stessa.
Contrariamente a quanto si è portati a credere, la Dionea (come si pronuncia all'italiana) non è una pianta tropicale, è infatti originaria delle zone umide e paludose dell'America del Nord e più precisamente del Caroline del nord e Caroline del sud, in in una cerchia che và dalla città di Greenwille, fino a Georgetown in un raggio di circa 100 km.
Predilige terreni prevalentemente piani, evitando avvallamenti e basse depressioni per evitare eccessivi accumuli d'acqua.
In queste zone troviamo un clima tipicamente mediterraneo, inverni piovosi con temperature prossime allo zero ed estati molto calde e umide, un clima del tutto simile a quello presente nel nostro paese, condizioni climatiche che rendono quindi la coltivazione di questa pianta relativamente facile.
Quando fece la sua comparsa sulla faccia della terra, la Dionaea muscipula, come del resto molte altre specie carnivore, non ebbe di certo vita facile.
Ben presto si dovette adattate a vivere in terreni estremamente avversi e privi di tutti quegli alimenti indispensabili alla normale vita di un vegetale.
Le torbiere in cui si colonizzò e dove vive tutt'oggi, hanno come caratteristica un alto tasso di acidità, talmente elevato da non permette ai microrganismi azotofissatori di svilupparsi e rendere il terreno ricco di azoto, l'elemento principale ed essenziale nello sviluppo e nella crescita delle piante in generale.
E' questo il motivo per il quale la Dionaea muscipula si è ingegnata nella cattura degli insetti dai quali attinge le parti azotate sopperendo così alla scarsità di tale elemento nei terreni in cui vive.
Nel corso dei secoli, questa pianta ha quindi minimizzando la capacità d'assorbimento dell'azoto da parte dell'apparato radicale, modificando la struttura delle sue foglie, allo scopo di trasformarle in micidiali ed infallibili trappole.