Affinché una pianta carnivora si trovi in una situazione di PPC (conflitto impollinatore-preda) devono obbligatoriamente verificarsi tre condizioni ben distinte.

Piante carnivore come ad esempio la Sarracenia e la Dionaea , producono fiori che necessitano di una naturale impollinazione e quindi, ci trovano nella condizione di conflittualità... catturare la preda o lasciare che questa svolga il suo compito di impollinatore.
Altre specie carnivore invece, come ad esempio la maggior parte delle Drosere, producono fiori auto-impollinanti, e quindi non hanno di certo nessun dubbio... essendo autosufficienti in termini di riproduzione, prediligono la cattura degli insetti per ricavarne cibo.

Poco polline o polline poco fertile, costituisce per una pianta carnivora un chiaro deficit... dovrà ovviamente sfruttare a pieno le visite di insetti impollinatori, ma nel contempo preservare anche la sua carente alimenatazione... un chiaro esempio di CCP.
Viceversa, avendo a disposizione polline a volontà o molto fertile, la pianta potrà anche permettersi il lusso di prediligere l'insetto unicamente come preda.

Per PPO si intende una condizione in cui l'insetto pur essendo un impollinatore, ha caratteristiche morfologiche che permettono il nutrimento per la pianta.
Per fare un esempio, se parliamo di un'ape, sappiamo essere questo un insetto impollinatore per antonomasia, il suo corpo contiene anche sostanze nutritive utili per lo sviluppo di una la pianta carnivora... ecco quindi che ci troviamo in una condizione di sovrapposizione e quindi di PPO.
Se prendiamo invece una formica, sappiamo che questo insetto non ha funzioni di impollinatore ma come per l'ape, il suo corpo contiene sostanze nutritive di cui una la pianta carnivora può beneficiare... questo non è un caso PPO.
Lo schema che segue chiarisce i concetti appena visti, il PPC si presenta solo quando si manifestano contemporaneamente le tre condizioni descritte.