L'avvento del seme


Circa 500 milioni d’anni fa, durante il periodo paleozoico, fecero la loro comparsa sul nostro pianeta i primi organismi vegetali.
Questi erano dotati di una struttura molto semplice; non possedevano infatti ne foglie e ne fusti, erano privi di radici e soprattutto non producevano semi.
Stiamo parlando delle alghe, riconosciute oggi come le antenate di tutte le piante odierne.
Da quel momento ha inizio una lenta ma progressiva colonizzazione che nel corso dei millenni porta le alghe ad un complesso processo evolutivo dando prima vita alle Briofite, piante generalmente di piccole dimensioni conosciute col nome comune di muschi e successivamente alle Pteridofite, un gruppo di crittogame vascolari a cui appartengono specie come le felci.
Il grande salto evolutivo è segnato però dalle Spermatofite, un ampio gruppo di piante la cui riproduzione sessuale ha come risultato la produzione del seme che una volta maturo si distacca dalla pianta madre per dar vita ad una nuova entità vegetale.
Il seme ha quindi rappresentato senza ombra di dubbio uno “stratagemma geniale” che ha permesso e permette tutt’ora alla maggior parte delle piante di riprodursi, anche in condizioni climatiche decisamente avverse come alluvioni ed incendi.
In sostanza il seme racchiude e conserva dentro di sé un vero e proprio equipaggiamento per dar vita a nuove piante.
Grazie a questa caratteristica, le Spermatofite, sono oggi le piante più numerose che popolano il nostro pianeta e si dividono a loro volta in Angiosperme le cosi dette "Piante con fiori" e Gimnosperme.
Il nome Angiosperma deriva dall’unione di due parole latine, aegeion che significa “involucro” e sperma che significa “seme”.
Questo sta ad indicare che i semi prodotti da queste piante, sono rinchiusi in una speciale struttura chiamata “ovario”, una caratteristica che non si presenta invece nelle Gimnosperme, parola anch’essa derivante dal greco e che letteralmente significa "seme nudo"), dove i semi sono esterni e disposti sulle scaglie di un cono o di una pigna.
Delle oltre 250.000 specie di piante che appartengono al gruppo delle Angiosperme, circa 600 sono piante carnivore e come tutti i vegetali che appartengono a questo gruppo, utilizzano i fiori ed i semi come strumenti principali per la propria riproduzione.